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Embajada de España
ante la Santa Sede

PALAZZO DI SPAGNA
Piazza di Spagna, 57
00187 Roma

emb.santasede@maec.es

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ante la Santa Sede

PALAZZO DI SPAGNA
Piazza di Spagna, 57
00187 Roma

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TESORI
TESORI

Tesori

L'ambasciata ospita un'importante collezione di mobili e opere d'arte. Il mobilio è per lo più risalente al XVIII e XIX secolo, con consolle di marmo antico e lampadari di particolare importanza.

I dipinti che ora sono appesi alle pareti del Palazzo testimoniano gli stretti legami tra l'ambasciata presso la Santa Sede e i monarchi spagnoli.  A partire dal ritratto di Carlo III di Rafael Mengs, passando per i ritratti anonimi di Carlo IV e sua moglie Maria Luisa di Parma, l'emblematico ritratto di Fernando VII di Vicente López, il grande ritratto della regina Isabella II di Federico de Madrazo e i due ritratti di Alfonso XIII, uno da bambino di Vicente Palmaroli e l'altro vestito da Gran Maestro degli ordini di Santiago, Montesa, Alcántara e Calatrava di Julio Moises.

Alcune delle opere in deposito provengono dal Museo del Prado: Jan Wildens, Jean Marc Nattier, Margherita Caffi e Mario di Fiori.

Sono degni di nota anche l'opera di Francisco Javier Ramos due filosofi con Minerva, della fine del XVIII secolo, la cattura di Granada di Federico Ballester (1898) sulla volta della scala monumentale e l'Ercole tra gli dei di Eugenio Lafuente Castell sul soffitto della Sala del Trono, che sostituisce quello vecchio e perduto dipinto da Marco Benefial.

Le due opere più importanti della collezione sono i famosi busti di Gian Lorenzo Bernini l'Anima dannata e l'Anima beata, del 1619.

Il Palazzo custodisce altresì un’importante collezione di arazzi fiamminghi e gobelins del XVI, XVII e XVIII secolo, provenienti prevalentemente dalla collezione Galliera, appartenuta alla famiglia Borbone-Orleans. Le pareti della sala da pranzo di gala sono ornate da tre splendidi arazzi in lana e seta che raffigurano scene della vita di Telemaco, realizzati dalla fabbrica di Bruxelles nel XVIII secolo su cartoni di Jan Van Orley.

Il Palazzo ha anche un'importante collezione di orologi antichi, tra i quali spicca l'orologio notturno o “l'orologio della morte" di Giuseppe Campani del 1659. Possiede inoltre una collezione di sarcofagi e statue della Roma classica.

Occorre menzionare l'esistenza di un'importante reliquia nella cappella del Palazzo: le reliquie del martire Letanzio, un bambino di 11 anni che morì a Cartagine durante le persecuzioni dell'imperatore Commodo nel 180 d.C.